La città di Canelli si trova in provincia di Asti , proprio al confine con la provincia di Cuneo e fa parte dell’Unione collinare “Tra Langa e Monferrato” assieme ai paesi di Calosso, Castagnole delle Lanze, Coazzolo, Costigliole d’Asti, Moasca, Montegrosso e San Marzano Oliveto ed è la città principale dei 52 comuni del Moscato.
La storia
La storia di Canelli è molto antica. I primi abitanti furono i Liguri Stazielli ma il primo centro urbano fu creato solo nel periodo romano. Dopo una lunga decadenza Canelli rifiorì nell’Alto Medio Evo, tanto che già nel 961 viene definita città.
Ma la sua fortuna è legata all’industria del Moscato d’Asti e dello Spumante d’Asti che ha avuto il suo maggior sviluppo nel XIX secolo.
Lo stemma della città rappresenta un cane circondato da canne palustri tipiche delle sponde del fiume Belbo, affluente del Tanaro e che attraversa Canelli.
La città del vino
Canelli viene definita una vera e propria città del vino ed è considerata una delle capitali mondiali del vino con le sue 524 aziende vitivinicole.
I vitigni coltivati sono moscato, barbera, dolcetto, freisa, cortese e chardonnay e i principali vini che hanno reso Canelli famosa in tutto il mondo sono l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti “tappo raso”, entrambi vinificati da uve moscato DOCG (denominazione d’origine controllata e garantita).
Le cattedrali sotterranee
Canelli è meta turistica per le sue Cattedrali Sotterranee, 20 km di antiche cantine storiche sotterranee scavate nel tufo che percorrono tutto il sottosuolo della città, candidate a diventare patrimonio Unesco.
Sono coreografiche ambientazioni che celebrano il rito dell’affinamento in botti e bottiglie di vini e spumanti. Ad ora sono 4 le cantine visitabili e appartengono a quattro storici produttori canellesi: Bosca, Contratto, Coppo e Gancia.
L’industria al servizio del vino
Non è solo il vino a far girare l’economia canellese, bisogna infatti considerare anche le numerose aziende che mettono la tecnologia al servizio del vino.
Nella prima metà del Novecento iniziarono a nascere le prime aziende di tappi di sughero, grazie alle comunità di immigrati sardi, mentre nella seconda metà del Novecento si svilupparono varie officine metalmeccaniche dedite alla progettazione e costruzione di macchinari per produzioni vinicole e agroalimentari: capsulatrici, tappatrici, nastri trasportatori, etichettatrici, autoclavi, gabbiettatrici e serbatoi.
I principali prodotti
Il prodotto simbolo della città è il Moscato Bianco di Canelli che arrivò in Piemonte nel 1200 diventando la vita stessa della comunità. Nel 1895 nel solo comune di Canelli si coltivava la metà di tutto il Moscato esistente in Piemonte. Ora la zona di origine di tale vitigno è molto ampia e interessa 52 comuni ma Canelli può vantare il titolo di “Capitale dell’Asti e del Moscato d’Asti“.
Un altro importante prodotto è la Nocciola Piemonte IGP che si trova principalmente nella Langa Astigiana e nella Valle Belbo e che nel 1993 ha acquisito l’Indicazione Geografica Protetta.
Un altro grande fenomeno canellese è il Vermouth, vino aromatizzato che si prepara con vino, alcool, zucchero di canna ed estratti di erbe aromatiche. Vermouth bianco e rosso, Vermouth Dry e Americano sono le principali tipologie.
Turismo e manifestazioni
La città non è meta del solo turismo enogastronomico ma è anche la sede di alcune importanti manifestazioni.
L’evento che si svolge il terzo fine settimana di Giugno, è “L’Assedio di Canelli” rievocazione storica che celebra la vittoria dei canellesi contro l’esercito monferrino avvenuta nel 1613. Per 2 giorni tremila figuranti in costume trasformano Canelli in una città seicentesca e una ventina di osterie offrono menù medievali.
Il quarto fine settimana di Settembre Canelli ospita una kermesse gastronomica “Canelli Città del Vino” dove varie regioni italiane si incontrano con la cucina e il vino canellese.
In autunno, all’inizio di Novembre, troviamo invece la “Fiera regionale del Tartufo” dove si può ammirare e acquistare il pregiatissimo Tartufo Bianco che si può anche assaggiare nei vari ristoranti della città.
In concomitanza troviamo anche l’ “Antica Fiera di San Martino” di origini trecentesche con il suo caratteristico mercatino.