Già nel Settecento il tartufo piemontese era stimato e consumato nelle cucine dei nobili europei.
Tra i suoi grandi estimatori il compositore Rossini che lo definiva il “Mozart dei funghi“. Il più pregiato è sicuramente quello che si raccoglie fra le colline di Alba e Asti.
Solo nel ‘900 questo tartufo bianco ha acquistato fama mondiale.
Sembra che anche il Re di Francia acquistasse il tartufo bianco d’Alba per sostituire l’aglio nei banchetti di corte.
Il tartufo bianco di Alba è uno dei protagonisti della cucina piemontese e conferisce un profumo e un sapore inconfondibili anche ai piatti più semplici come ad esempio l’uovo al paletto o i Tajarin in bianco.